Avete un BTP in portafoglio? Vediamo come si comportano all’aumentare dei tassi…

Con il valzer di elezioni che c’è da qui a fine anno, l’incerta situazione delle banche, i rendimenti delle obbligazioni e lo spread hanno buone probabilità di salire ancora. Preparatevi!
Per un risparmiatore, “prepararsi” significa essere consapevole di ciò che può accadere ai propri investimenti. E così, per aiutarvi a capire, ho preparato una tabella di valutazione dell’impatto dei rialzi dei tassi d’interesse sui BTP.
L’utilizzo della tabella è semplice: a fronte di un dato aumento del rendimento (colonna di sinistra), nelle colonne adiacenti trovate la corrispondente variazione percentuale del prezzo (cioè l’impatto sulla performance) per vari BTP benchmark, considerando le scadenze normali (cioè 2, 5, 10 e 30 anni).

Variazioni di prezzo dei bond (in %) a seguito di shock ai tassi d’interesse

  • Aumento dei tassi
    d’interesse
  • 0,10%
  • 0,25%
  • 0,50%
  • 0,75%
  • 1,00%
  • 1,50%
  • 2,00%
  • BTP 2 anni
  • -0,20%
  • -0,50%
  • -0,90%
  • -1,40%
  • -1,80%
  • -2,70%
  • -3,60%
  • BTP 5 anni
  • -0,50%
  • -1,20%
  • -2,40%
  • -3,60%
  • -4,80%
  • -7,20%
  • -9,50%
  • BTP 10 anni
  • -0,90%
  • -2,30%
  • -4,50%
  • -6,80%
  • -9,10%
  • -13,60%
  • -18,10%
  • BTP 30 anni
  • -1,90%
  • -4,80%
  • -9,50%
  • -14,30%
  • -19,10%
  • -28,60%
  • -38,10%

Potete verificare immediatamente come un aumento dei tassi d’interesse dell’1%, per l’intera curva dei tassi governativi italiani (il cosiddetto shock parallelo), corrisponda a un -1,8% per un BTP a 2 anni e a un -19,1% per un trentennale.
Naturalmente, questa tabellina funziona anche al contrario: se pensate che i tassi scendano dell’1%, non dovete far altro che cercare il risultato corrispondente per il BTP d’interesse e cambiare di segno la performance (ottenendo, ad esempio, +19,1% per il trentennale). Inoltre, in prima approssimazione, questa tabellina fornisce indicazioni valide anche per obbligazioni di altri Paesi dell’Eurozona – con risultati lievemente peggiori, se le cedole sono più basse, e lievemente migliori, se invece le cedole sono più elevate.
Questo è un momento nel quale occorre essere ben coscienti dei rischi che si inseriscono in portafoglio: essi devono essere funzionali agli obiettivi d’investimento (molto diversi, ad esempio, per un portafoglio Reddito e un portafoglio Pensione) e alla propensione al rischio.